Come riconoscere una carie
Come si fa a distinguere una carie da una comune macchia dentale?
Quali sono i suoi sintomi?
A cosa porta una carie dentale non curata?
Scopriamolo insieme in questa breve guida
Cos’è una carie?
La carie è una malattia dentale di natura infettiva provocata da batteri che innesca il processo di distruzione dei tessuti duri del dente (smalto e dentina).
Nella sua fase iniziale la carie è asintomatica e si presenta come una macchia biancastra limitata allo smalto che non comporta nessuna cavità nel dente. Se non trattata per tempo la carie inizia ad agire silenziosamente sulla superficie del dente, la parte della dentina sottostante lo smalto, fino a penetrare gli strati più profondi del dente e i tessuti molli e le terminazioni nervose.
Il grado di penetrazione della carie dentale si distingue in cinque classi: iniziale, superficiale, profonda, penetrante e perforante.
I tipi di carie possono essere diversi, nello specifico:
- Carie cronica: non presenta dolore o sensibilità dentale particolare e ha un decorso lento di circa due anni.
- Carie acuta: la carie acuta invece è più aggressiva e ha un decorso molto breve che si evolve in circa sei mesi.
- Carie interdentale: è quella che si forma nello spazio tra i denti, più difficile da pulire.
- Carie secondaria: si presenta quando una carie non è stata curata a dovere e può farsi strada dove c’è già un’otturazione.
In generale, se il processo cariogeno non è curato opportunamente e tempestivamente, oltre a procurare dolore e disagio, può condurre a molteplici complicanze quali: graduale distruzione della corona dentale, infiammazione della papilla interdentale (papillite), gengivite cronica, infiammazione della pola (pulpite) fino a evolversi nell’ascesso che precede inevitabilmente l’estrazione dentale.
Ecco spiegato perché è importante saper riconoscere una carie per tempo.
Come riconoscere una carie
Il primo segnale della presenza di carie è la comparsa nello smalto di macchie, cambiamenti di colore e/o opacità. Tuttavia queste caratteristiche non sono evidenti agli occhi dei meno esperti e finiscono comunemente per passare inosservate.
Non meno frequente è la possibilità che un paziente possa scambiare una macchia dentale per una carie, ma è possibile differenziarle in base ad alcune caratteristiche peculiari: la differenza principale tra macchie e carie dentali sta nel dolore.
Mentre le macchie dentali sono semplici inestetismi che non provocano alcun disagio fisico, le carie sono delle vere e proprie lesioni causate dai batteri che intaccano i tessuti del dente fino a raggiungere nei casi più gravi i tessuti molli e le terminazioni nervose.
Carie sintomi
I sintomi della carie variano secondo il grado di penetrazione ed estensione della lesione.
Come detto in precedenza, la carie in fase superficiale è, perlopiù, asintomatica e, per questo motivo, si raccomanda di sottoporsi a visite regolari anche senza alcun problema apparente.
Soltanto quando la carie raggiunge la dentina i sintomi si fanno man mano più evidenti, fino a diventare quasi invalidanti.
Carie: sintomi
- alito cattivo
- mal di denti
- sensibilità dentinale
- dolore da lieve ad acuto nell’ingerire cibi troppo dolci, caldi o freddi
Che cosa fare se si pensa di avere una carie
Si raccomanda di contattare il proprio dentista di fiducia
in caso di macchie sospette, dolore o infiammazione su un qualsiasi elemento
dentario, in modo da ottenere una diagnosi certa e verificare così se si tratti
di una carie o meno.
A maggior ragione è necessario verificare con il dentista se la carie è già:
- dolorosa
- profonda
- penetrata all’interno della cavità dentale
Come prevenire una carie?
Per prevenire la carie e salvaguardare la salute dentale è indispensabile mettere in pratica quotidianamente tutte le regole basilari dell’igiene dentale e non solo.
Molto importante da questo punto di vista è anche l’alimentazione e lo stile di vita praticato.
Scopriamo di più.
Come prevenire la carie:
- Eseguire un’adeguata igiene dentale quotidiana
- Non dimenticare di lavare i denti dopo ogni pasto
- Utilizzare uno spazzolino e un dentifricio di qualità
- Non esagerare con dentifrici sbiancanti o paste abrasive
- Completare l’igiene orale con scovolino e/o filo interdentale
- Risciacquare la bocca con collutorio
- Limitare il consumo di cibi e bevande zuccherine
- Non esagerare con i carboidrati complessi
- Masticare lentamente
- Uso eccessivo di alcol e droghe
- Assenza di cure dentistiche professionali
- Vizio del fumo
Non meno importanti, sono le visite regolari dal proprio dentista di fiducia, per tenere sempre sotto controllo la propria salute orale e prevenire la carie con opportuni trattamenti preventivi di igiene dentale professionale.
Come curare la carie
Quando si scopre una carie, è opportuno concordare immediatamente con il proprio dentista la terapia più adatte a curare la lesione.
Soltanto il dentista è in grado di stabilire la cura endodontica (la branca dedicata alla cura delle carie) più efficace in base al grado di penetrazione della lesione.
Vediamo nello specifico quali sono i metodi più utilizzati per curare le carie.
Come curare le carie:
- Sigillatura denti: si tratta di un trattamento preventivo pediatrico che consiste nella chiusura dei solchi, normalmente presenti sulla superficie dei denti, attraverso l’uso di materiali a base di resine, cementi e sigillanti vetroionomerici, compomeri modificati con resine.
- Fluoroprofilassi: nelle primissime fasi, il trattamento professionale al fluoro sotto forma di risciacquo, schiuma, gel o vernice altamente concentrati consente di rinforzare lo smalto e favorire la ricostruzione dentale autonomamente.
- Otturazione: quando la carie penetra la superficie del dente, raggiungendo la dentina si rende necessario intervenire con un’otturazione. L’otturazione è un intervento di ricostruzione che si svolge in 3 fasi: prima il dentista elimina la carie con un trapano fino a trovare il tessuto sano, dopodiché si disinfetta e si pulisce la zona. A questo punto il foro viene riempito con una resina del colore del dente, con della ceramica o con l’argento.
- Inserimento di una corona: quando la carie è più estesa, ma non ha ancora raggiunto gli strati più interni del dente, come la polpa dentaria, si opta per l’eliminazione della carie e successivamente la copertura del dente con una corona applicata sul dente con un apposito cemento.
- Devitalizzazione: quando la carie raggiunge la polpa del dente, si rende necessaria la devitalizzazione. Questo processo consiste nel distruggere e rimuovere la polpa malata, ovviamente dopo aver opportunamente anestetizzato la zona, e nel sigillare poi il canale pulpare con cementi o materiali biocompatibili per tutelare il dente da infezioni.
- Estrazione del dente: quando la carie penetra in profondità distruggendo anche la radice dentale e intaccando anche l’osso non resta altra soluzione che procedere con l’estrazione dentale.
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